Bori Kállay è una personalità artistica molto popolare del teatro ungherese. Nel corso dei suoi sessant'anni di carriera, si è guadagnata l'amore e il riconoscimento del grande pubblico con le sue interpretazioni, sia nel genere musicale che in quello di prosa. Nata a Balmazújváros, ha recitato in teatro già da bambina, facendo parte, negli anni del liceo, del coro dell'opera del Teatro Csokonai di Debrecen, entrando poi nel 1966 nel coro del Teatro Nazionale di Miskolc. Arrivò quindi l’incarico di attrice nel 1968 al Teatro Nazionale di Szeged, dove coprì i ruoli principali in musical e commedie. Per quasi vent’anni fu successivamente al Teatro Csokonai di Debrecen, come principale protagonista. Le sue eccellenti doti canore e di danza la indirizzarono a interpretare principalmente ruoli musicali: tutti i ruoli di soubrette nell'operetta e in musical come Cabaret, Zorba il Greco, Hello Dolly!, L'Opera da tre soldi ed Elisabeth. Fu poi protagonista in ruoli di prosa in Čechov, Shakespeare e Ferenc Molnár, fu anche Papagena ne Il Flauto Magico di Mozart. Nel 1985 è stata invitata sul più prestigioso palcoscenico all'aperto di Budapest per interpretare il ruolo della prima donna Sylvia nella Principessa della csardas. Si esibì pure al Teatro József Attila della capitale tra il 1987 e 1988. Ha partecipato regolarmente a tournée all'estero, spettacoli di gala e concerti. È stata in Austria, Australia, Regno Unito, Paesi Bassi, Israele, Italia e Ucraina, tra gli altri. A partire dal 2008 per 11 anni, è stata interprete della piccola lirica e musical al Teatro dell'Operetta di Budapest. Recita in molti programmi televisivi ungheresi. Ha ricevuto nella sua lunga carriera numerosi premi: il Premio Csokonai nel 1983, Premio Miglior Artista 2004, Premio alla Carriera nel 2008, Premio Rózsi Bársony nel 2010 e nel 2024 è stata la prima a ricevere il Premio Dankó, per "eccezionali risultati nell'interpretazione di operetta". Nel 2018 è stata anche al Politeama Rossetti di Trieste, nel ruolo di Anhilte di Lippert-Weylersheim in Principessa della csardas. Il talento poliedrico di Bori Kállay, l’umiltà nei confronti della professione, la sua dedizione artistica, la personalità radiosa e l’aspetto grazioso fanno di lei un fenomeno distintivo e carismatico nel mondo dello spettacolo. Incarna esattamente tutte le doti dell’interprete di operetta: grandi capacità canore, ottima recitazione e danza. Sessant’anni di operetta e musical, interpretati con grande capacità, hanno fatto di lei una vera stella del firmamento artistico. L’operetta nel suo paese, l’Ungheria, rappresenta ancora oggi patrimonio nazionale della cultura.