Continua la stagione espositiva 2025/2026 di Hangar Teatri presso la Sala di Pietra, in via Luigi Pecenco 8. Le forme del sogno è la mostra personale di Mariglen: l’inaugurazione si terrà sabato 10 gennaio e l’esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 15 febbraio. La mostra raccoglie una selezione di opere realizzate dall’artista negli ultimi anni, offrendo uno sguardo diretto nel suo universo visivo, sospeso tra intuizione, gesto e immaginazione.
Dal 10 gennaio al 15 febbraio 2026, la Sala di Pietra di Hangar Teatri ospita Le forme del sogno, mostra personale dell’artista Mariglen, curata da Sergio Pancaldi in collaborazione con Hangar Teatri.
Nato a Tirana nel 1983 e cresciuto in Toscana, Mariglen porta nelle sue opere un immaginario che unisce memoria, sospensione e introspezione. Dopo una vita trascorsa a osservare l’arte da lontano, a trentacinque anni scopre la pittura come forma di dialogo interiore: un linguaggio istintivo, affidato al gesto, alla casualità e alla capacità di trasformare l’imprevisto in figura.
La mostra raccoglie una selezione di lavori recenti, in cui convivono sogno e realtà, malinconia e romanticismo, silenzi e inquietudine. L’artista, autodidatta, non parte mai da un’idea definita: è la tela bianca a orientare il processo, lasciando emergere volti, segni e frammenti emotivi attraverso un equilibrio sempre nuovo tra caos e vuoto.
“Le forme del sogno" offre al pubblico un viaggio nel mondo interiore dell’artista, dove ogni opera è un’intuizione visiva più che una narrazione: qualcosa da percepire, prima ancora che da interpretare.
Tra le quinte, e sotto i riflettori del palcoscenico onirico rappresentato dall’artista, si agitano lievemente i simulacri di personaggi riconoscibili della storia e delle arti, ombre che hanno trovato sede stabile nel suo subconscio. Accanto a Nietzsche, che si specchia (a volte) in un doppelgänger di Mariglen stesso compaiono tra i tanti, Pinocchio, arcani maggiori dei tarocchi, Dante, Poe, Orfeo e solitudini cosmiche, una malinconica parata circense che non sembra mai essere iniziata e che mai è destinata a finire, costretta a danzare nel flusso costante delle visioni del pittore.
Non mancano richiami alla terra d’origine di Mariglen, Shqipëria, la terra delle aquile, e altri mondi ancora, ma è fortemente percepibile in ultima analisi la voglia, o la necessità di non soffermarsi mai a lungo su un soggetto, come se l’invito all’osservazione di queste immagini cangianti, di questi miraggi, fosse possibile solo da una zattera che ondeggia placidamente nel mare del sogno.
La mostra sarà aperta al pubblico venerdì, sabato e domenica, in concomitanza con gli spettacoli teatrali, e proseguirà fino a domenica 15 febbraio. Si consiglia di verificare gli orari sul sito hangarteatri.com prima della visita. Per maggiori informazioni: info@hangarteatri.it o +39 388 398 0768. L’ingresso è gratuito.