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Sala Nathan
Magazzino 26 - Porto Vecchio-Porto Vivo
ingresso gratuito
orari di apertura:
da mercoledì a domenica dalle 10.00 alle 18.00, fino al 3 novembre 2025;
dal 5 novembre al 31 dicembre 2025 dalle 10.00 alle 17.00.
La mostra “I cavalieri dei Mari” - dal 4 ottobre all'8 dicembre 2025 presso la Sala Nathan del Magazzino 26 di Porto Vecchio-Porto Vivo - è dedicata alla storia dei transatlantici Conte Rosso (1922), Conte Verde (1923) e Conte Biancamano (1925); curata dallo storico Maurizio Eliseo, nasce per celebrare un fatto storico per la città di Trieste e la sua industria navale.
Nel 1925 entra in servizio il primo colosso dei mari italiano, il Conte Biancamano, costruito dal celebre cantiere scozzese Beardmore, che pochi anni prima aveva dato i natali anche al Conte Rosso e al Conte Verde. Tutte navi care ai ricordi dei triestini, avendo navigato molti anni per il Lloyd sulle rotte dell’Estremo Oriente.
Nel 1925 viene presa una decisione fondamentale. La nave gemella del Conte Biancamano, la grande turbonave Conte Grande, verrà costruita in città, sugli scali del cantiere San Marco. È un fatto epocale, perché fino ad allora la cantieristica locale non aveva mai costruito navi oceaniche di tali dimensioni e, in particolare, nessun transatlantico.
Il successo del Conte Grande, completato nel 1928, segna l’ingresso della cantieristica italiana nell’empireo dei costruttori delle più grandi, belle e veloci navi di linea, ammirate in tutto il mondo, mettendo le basi per la nascita di Fincantieri.
Infatti, grazie all’esperienza ottenuta con il Conte Grande, i cantieri di Trieste vareranno la motonave Victoria (1931) e i supertransatlantici Conte di Savoia (1932) e Raffaello (1965), solo per citare alcuni dei nomi più famosi di unità concepite nel capoluogo giuliano.
Fortuita coincidenza di questo 2025 è la messa in vendita dei pannelli dipinti da Umberto Noni nel 1927 per la sala di scrittura e lettura di prima classe del Conte Grande. A oggi, si conoscono pochissimi reperti di allestimento e arredo dei transatlantici italiani costruiti prima della Seconda guerra mondiale. Il planisfero, con le navi dei grandi esploratori del Quattrocento, firmati dall’artista triestino Umberto Noni, costituiscono dunque un unicum.
Questi pannelli, oggi sottoposti a un dovuto restauro da parte di Opera Est conservazione e restauro Srl,
saranno visibili nella mostra al termine del loro delicato intervento.
Conte Rosso, Conte Verde e Conte Biancamano diventeranno celebri per aver traghettato a Shangai 17.000 ebrei in fuga dall'Europa nazi-fascista tra il 1938 e il 1940. Ma sono molti altri gli episodi degni nota: a esempio, nel 1930 il Conte Verde avrebbe trasportato la prima coppa mondiale di Calcio sponsorizzata dal presidente della FIFA Jules Rimet, le squadre, gli arbitri e tutto il personale che diede vita al celebre campionato in Uruguay.
Oltre agli aspetti legati alla geopolitica mondiale, i quattro Conti hanno avuto un ruolo importante in molte altre discipline, a cominciare da quella dell'arredamento navale.
Allestite in origine dai noti fratelli Coppedè di Firenze in maniera molto sontuosa e storicista, nel dopoguerra Conte Biancamano e Conte Grande si riveleranno una palestra di arte e decorazione nazionale del Novecento, con l'intervento dei massimi designer e artisti italiani degli anni Cinquanta.
Va infine ricordato che una parte del Conte Biancamano, oggi preservato presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, resta l’unica testimonianza effettiva di una delle grandi navi di linea nazionali ancora esistenti.
Il catalogo della mostra, edito dal Comune di Trieste e da Carmania Press London, è a cura di Maurizio Eliseo e presenta un’ampia panoramica sulla storia del Lloyd Sabaudo e dei quattro “Cavalieri dei Mari”:
- Simone Bandini, Arte e arredo sui “Conti”;
- Andrea Bonifacio, I “Conti” al Museo del Mare;
- Antony Cooke, Il primo Conte Rosso;
- Maurizio Eliseo, La Nascita del Lloyd Sabaudo;
- Simone Fiammengo, La tavola a bordo dei “Conti”.
- Silvia Pinna, La decorazione del Conte Grande nella traiettoria artistica di Umberto Noni;
Nel corso della mostra, sono previsti interventi legati alle varie tematiche affrontate dal percorso espositivo introdotte da Nicolò Capus, Presidente di Italian Liners e da Maurizio Eliseo, curatore della mostra e del catalogo.
mercoledì 15 ottobre 2025 alle ore 17.00
Simone Bandini illustrerà, grazie alla sua profonda conoscenza, la storia dell’arredamento dei “Conti” sia prima che dopo il Secondo conflitto mondiale.
mercoledì 22 ottobre 2025 alle ore 17.00
Diana De Rosa presenterà la cucina di bordo, in qualità di autrice del bel volume Onde di crema che ripercorre la biografia di un cuoco del Lloyd, il triestino Carlo Fidelis, che ha lavorato per decenni sui “Conti”.
mercoledì 29 ottobre 2025 alle ore 17.00
Maurizio Eliseo racconterà la nascita del Lloyd Sabaudo, dei “Conti” e del loro passaggio al Lloyd Triestino.
mercoledì 5 novembre 2025 alle ore 17.00
Claudio Ernè parlerà di fotografia navale, illustrando la storia di molti fotografi locali quali Mioni, Penco, Cividini, Cicovich, Pozzar, Beer, Wulz…
mercoledì 12 novembre 2025 alle ore 17.00
Simone Fiammengo ripercorrerà il lusso dei servizi da tavola usati nelle varie classi, mostrandoci in esclusiva anche una serie di bellissimi reperti che fanno parte della sua collezione.
mercoledì 19 novembre 2025 alle ore 17.00 (in lingua inglese)
Ian Johnston è l’autore del volume Beardmore Built e, nella sua conferenza presenterà le variegate vicende del cantiere che costruì i primi tre “Conti”.
mercoledì 26 novembre 2025 alle ore 17.00 (in lingua inglese)
Peter Knego si è occupato, per tutta la sua vita professionale, di salvare arredi, reperti e opere d’arte provenienti da transatlantici storici destinati alla demolizione.
mercoledì 3 dicembre 2025 alle ore 17.00
Sergio Vatta racconterà degli architetti e del connubio con tanti artisti, artigiani e decoratori che, a partire dal Conte Grande, hanno dato vita a un’importante tradizione di allestimento navale in Friuli-Venezia Giulia.
sabato 18 ottobre alle ore 16.30;
domenica 26 ottobre alle ore 11.00;
sabato 8 novembre alle ore 11.00;
domenica 23 novembre alle ore 11.00;
sabato 6 dicembre alle ore 11.00.
Tutti gli eventi sono gratuiti.
Il museo e la mostra sono a ingresso gratuito.
Il catalogo è disponibile presso il Magazzino 26 al costo di 20 euro.
La mostra è realizzata con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Apertura dal mercoledì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00 fino al 3 novembre 2025; dal 5 novembre al 31 dicembre 2025 dalle 10.00 alle 17.00.
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