La mostra Fashionlands – Clothes Beyond Borders ripensa i confini della moda, mettendone in discussione le convenzioni e approfondendo il suo ruolo nella società contemporanea. È realizzata a cura di Olivier Saillard, tra i massimi esperti di moda al mondo, ed Emanuele Coccia, filosofo e autore, alla loro seconda collaborazione per ITS Arcademy.
ITS Arcademy celebra vent’anni di creatività con le opere di 23 giovani designer emergenti, provenienti da ogni parte del globo e conservate nella Collezione permanente del museo. Questi oggetti straordinari, frutto di visioni poetiche, immaginifiche e audaci, ridefiniscono le regole del design dell’abbigliamento, trasformando il concetto stesso di vestire.
Le fotografie di Gabriele Rosati rivelano la forza silenziosa dell’abbigliamento quotidiano. Capi semplici e senza tempo, come camicie bianche, completi neri, jeans e t-shirt, raccontano una storia di resistenza impassibile ai cambiamenti frenetici delle tendenze stagionali. Con il suo sguardo, Rosati costruisce una sorta di archeologia dell’ordinario, offrendo un contrappunto essenziale alle creazioni più visionarie della mostra.
Mettendo in dialogo creazioni utopiche e il linguaggio universale dell’abbigliamento quotidiano, Fashionlands – Clothes Beyond Borders invita il pubblico a esplorare la natura mutevole dei confini della moda e a interrogarsi su ciò che realmente definisce lo stile e il messaggio che trasmettiamo attraverso i nostri vestiti.
In mostra le opere di: Mert Serbest (Turchia), Mata Durikovic (Slovacchia), Tatjana Haupt (Germania), Yudai & Anna Tanaka (Giappone), Eva Heugenhauser (Austria), Asato Kitamura (Giappone), Adam Elyassè (Regno Unito), Mohammed El Marnissi (Belgio), Olivia Rubens (Canada), Eda Sriprom (Thailandia), Flora Miranda (Austria), Rafael Kouto (Svizzera), Sara Michal Workeneh (Israele), Jimin Kim (Corea del Sud), Ek Thongprasert (Thailandia), Triinu Pungits (Estonia), Tomohiro Shibuki (Giappone), Justin Smith (Regno Unito), Ruby Mellish (Regno Unito), Clara Chu (Cina), Bingqing Yi (Cina), Anna Gammelgaard (Danimarca), Corrina Goutos (Stati Uniti).