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Informazioni

tel. +39 040 675 4699
museodehenriquez@comune.trieste.it
museodiegodehenriquez.it
 

Indirizzo

Museo di guerra per la pace “Diego de Henriquez”
via dei Tominz 4

Dettagli

ingresso a pagamento
orari di apertura e prezzo d'ingresso sul sito del museo

Non un museo "di guerra" comunemente inteso, ma il museo della società del Novecento in guerra con i suoi demoni e i suoi orrori, nel lungo e contrastato cammino verso una pace che si spera duratura.


Costituita da circa 15.000 oggetti inventariati, di cui 2800 armi, 24.000 fotografie, 287 diari (38.000 pagine), 12.000 libri, 2600 tra manifesti e volantini, 500 stampe, 470 carte geografiche e topografiche, 30 fondi archivistici, 290 documenti musicali, 150 quadri e un fondo di pellicole (250 documenti cinematografici conservati all'Istituto Luce di Roma) la collezione di Diego de Henriquez (Trieste 1909-1974) sono diventate di proprietà del Comune di Trieste, che l'ha acquisita dagli eredi, nel 1983.

In concomitanza con il centesimo anniversario dello scoppio della Grande Guerra, il 28 luglio 2014, nei riqualificati edifici n. 3 e 4 del comprensorio ex Caserma “Duca delle Puglie” di via Cumano 22-24, è stato inaugurato il primo segmento del complessivo Civico Museo di guerra per la pace “Diego de Henriquez” dedicato al Primo conflitto mondiale.

Il percorso espositivo, suddiviso in sezioni e caratterizzato anche da soluzioni infografiche, ingrandimenti fotografici e da postazioni video, accompagna il visitatore attraverso i contesti e le fasi salienti della guerra, dall'attentato di Sarajevo all'Armistizio di Villa Giusti contestualizzando, nel contempo, i molteplici, e in alcuni casi unici, materiali esposti (bocche da fuoco, mezzi ruotati, attrezzature militari e armi, manifesti, esempi di “trench art” e molto altro).

Al primo piano, dopo una descrizione della storia e delle condizioni di Trieste in guerra, sono anticipati i temi riguardanti il Secondo conflitto mondiale che verranno approfonditi nei fabbricati n. 8 e 10 in fase di perfezionamento e di allestimento.

Non manca uno spazio dedicato alla vita e all'operato di Diego de Henriquez dalle cui raccolte è sorto l'attuale Museo il cui obiettivo è quello di “mostrare la guerra per educare alla pace”.

Il lungo pannello, che sinteticamente racconta “Il secolo di guerra” mettendo in evidenza i conflitti più significativi dal 1894 al 2016, conduce il visitatore all'ultima sala, quella dedicata alle mostre temporanee.

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