Dopo il successo della mostra curata lo scorso anno in occasione dei 130 anni del Palazzo delle Poste e Telegrafi, l’Archivio Tecnico Disegni del Comune di Trieste – Servizio Pianificazione Territoriale propone un nuovo e ambizioso progetto dedicato a un edificio particolarmente caro alla cittadinanza: il Palazzo Municipale del Comune di Trieste, che proprio quest’anno celebra i 150 anni dalla sua costruzione.
I protagonisti saranno, come da tradizione, gli elaborati conservati presso l’Archivio Tecnico Disegni, che, accompagnati da documenti e fotografie provenienti da archivi comunali e privati, raccontano il percorso concettuale e urbanistico della piazza in relazione alla costruzione del nuovo Palazzo Municipale.
Il periodo temporale scelto dal curatore Gianfranco Paliaga (Archivio tecnico disegni) è ben definito e compreso fra le prime ipotesi sull’assetto della piazza degli inizi del XIX secolo, frutto di una meticolosa ricerca con selezione di diverso materiale inedito o poco conosciuto sull’argomento, e la completa ristrutturazione del Palazzo da parte dell’architetto triestino Giuseppe Bruni (1875-76).
Particolare attenzione viene indirizzata agli ultimi anni che vedranno una decisa modifica nell’assetto spaziale dell’area con l’interramento del Mandracchio (1863), la demolizione della quattrocentesca chiesa di San Pietro (1871), la costruzione del palazzo Modello (1872) e la sofferta demolizione della Locanda grande con la creazione dell’Hotel Garni (1873).
In questo contesto prende forma il progetto definitivo del Palazzo Municipale — all’epoca sede del Magistrato Civico — che, nonostante l’ironia tutta triestina lo abbia soprannominato “palazzo cheba” (ossia “gabbia”), rappresenta la chiave architettonica della nuova Piazza Grande in costruzione.
Un vero gioiello, inaugurato pubblicamente il 28 settembre 1875, che darà ragione al suo progettista, il quale lo aveva concepito come la corona di una piazza unica e ininterrotta affacciata sul mare, e come un vero e proprio “sipario” d’ingresso alla porzione più storica della città.
Lo studio, oltre alla bibliografia sull’argomento, segue le fonti originarie dei verbali del Consiglio comunale, i documenti e le fotografie dell’epoca conservati presso l’Archivio Generale, l’Archivio Diplomatico, i Civici Musei, la Fototeca dei civici musei di storia ed arte e il Gabinetto fotografico nazionale mostrando, in molti casi per la prima volta alla cittadinanza, le ipotesi progettuali che si sono susseguite sia in ordine alla rimodulazione della piazza che del Palazzo Municipale.
Il percorso costruttivo/cantieristico dell’edificio e alcuni focus specifici, ricostruiti assieme al geom. Adelio Paladini (Archivio tecnico disegni), aiuteranno i visitatori a scoprire particolari ancora sconosciuti sull’argomento e a riscoprire singoli tesori del nostro passato come gli automi (i famosi Mikez e Jakez), le tedofore, l’orologio, la campana e la Sala del Consiglio.
La mostra sarà possibile visitarla in anteprima il 23 e il 24 settembre, con il seguente orario dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:00.
Successivamente dal 28 settembre al 20 ottobre 2025 con il medesimo orario di apertura.
Ingresso gratuito.
All’ingresso sarà disponibile per i visitatori un breve abstract della mostra in italiano ed inglese nonché una cartolina commemorativa dell’evento con annullo dedicato.
La realizzazione dell’evento è stata possibile grazie al sostegno dell’assessore alle Politiche del territorio, Michele Babuder nonché dell’arch. Dalla Betta e del dott. Roberto Prodan (Dirigente e PO del Servizio Pianificazione Territoriale del Comune di Trieste).