Il Museo delle Scienze Sanitarie, inaugurato nel 2010 nell'Ospedale di Cattinara e ora trasferito al piano interrato del Polo Tecnologico presso l’Ospedale Maggiore, ripercorre la storia della sanità triestina dalla sua fondazione, alla prima meta del ‘900.
Gran parte della storia si riflette nella fondazione dell’Attuale Ospedale Maggiore che nasce nel 1785 come Conservatorio Generale dei Poveri od Ospedale di Maria Teresa. Costruito una decina di anni prima, venne de-istituzionalizzato da Giuseppe II d’Asburgo e trasformato in caserma, per cui si dovette adibire ad ospedale l’ex episcopio, sito sul colle di S. Giusto. La contenuta recettività dell’ex episcopio (massimo 400 posti letto) e le disagevoli condizioni di alloggio dei malati, indussero il governo centrale, nel 1819, a razionalizzare e centralizzare in un unico ospedale, da costruire ex novo, tutta l’assistenza, non accogliendo in esso, accanto agli ammalati, i poveri e gli emarginati. L’edificazione iniziò nel marzo del 1834, quando Imperatore d’Austria era Francesco I d’Asburgo. Il nuovo Ospedale, oggi detto Ospedale Maggiore, entrò in attività il 22 luglio 1841.
E proprio lì, in quel luogo tanto caro alla letteratura e alla storia di Trieste, sono state allestite quattro moduli vetrati, autentiche stanze della meraviglia, che rappresentano l’embrione di un sogno che parte da lontano...
Gli oggetti raccolti con pazienza e passione sono frutto di una lunga ricerca e del desiderio di raccontare la storia di una scienza in cammino che vide in questo ospedale protagonisti di spessore europeo.
Gli oggetti riportati sono strumenti medici di straordinaria fattura, opera spesso di un artigiano che lavorava a stretto contatto con un committente esigente.
Questi strumenti ci riportano alla storia sanitaria di Trieste, e al difficile cammino della scienza medica.
Gli oggetti e gli strumenti della Medicina del passato, anche se relativamente recente, consentono di rievocare le difficoltà quotidiane affrontate da professionisti in lotta con patologie a volte tuttora presenti.