Raffinata e suggestiva dimora borghese, la settecentesca Villa Sartorio ristrutturata in chiave neoclassica da Nicolò Pertsch nella seconda metà dell'Ottocento, appartenne fino al momento della donazione al Comune alla ricca famiglia di mercanti dei Sartorio.
La villa, unica nel suo genere, si presenta a tutt'oggi integra in tutte le sue parti: arredi e ambienti rispecchiano il gusto e la moda in voga nell'Ottocento.
Sale dedicate alla musica e al gioco, saloni da ballo e da caccia, salottini da conversazione, biblioteche, sale da pranzo con tavoli apparecchiati con preziosi servizi in porcellana (manifatture di Meissen e di Vienna). Sono visitabili pure la cappella con gli arredi sacri e la grande cucina con gli arredi originali e i rami da collezione.