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Indirizzo

Museo Etnografico di Servola
via del Pane Bianco 52

Dettagli

ingresso gratuito

Orari di apertura
martedì: dalle 15:00 alle 16:00

Per gruppi e scolaresche apertura su appuntamento (preavviso di 3 gg.) 
tel. +39 348 5709842 (Anica)

Il Museo Etnografico è stato inaugurato nel 1975 per iniziativa di don Dušan Jakomin e realizzato anche grazie ad un notevole impegno e sostegno di tutti i compaesani, anche quelli di cultura o lingua diversa, con lo scopo di raccogliere, conservare, esporre e mettere a disposizione di studiosi e di quanti siano interessati, documenti e oggetti legati alla storia e al costume del rione di Servola. 

Al pianoterra è stata ricostruita la tipica cucina servolana com'era fino al 1945. La cucina è dominata dal forno per la cottura artigianale del pane e vi sono esposti tutti gli oggetti necessari per la panificazione.

La preparazione del pane era, oltre al costume popolare o tradizionale, la caratteristica più bella e importante di Servola, per quanto fosse anche assai impegnativa. La cottura del pane fu senza dubbio l’attività più comune tra le servolane e la sua fama era giunta fino alla corte di Vienna.

Le pancogole, mestiere che si tramandava da generazione a generazione, cuocevano il pane artigianalmente, a casa propria, e andavano a venderlo ogni giorno a piedi in centro a Trieste ai privati e ai locali pubblici. Gli storici italiani scrissero che la servolana preparava il pane all’italiana, in quanto cuocevano il pane bianco invece di quello nero, comunemente diffuso all’epoca.

Questa, accanto all'agricoltura e alla pesca, era la principale attività produttiva nel villaggio di Servola - ora inglobato nella città - dalla fine del Settecento alla Seconda Guerra Mondiale.

Nella stanza accanto alla cucina è stata collocata la camera da letto, che era ubicata in realtà sempre al primo piano, lontano dalla cucina per motivi igienici. Su due cavalletti poggia il pagliericcio di foglie di granoturco con accanto due cassapanche. Al muro sono appese immagini sacre e un'acquasantiera.

Al primo piano c’è una sala esposizioni, dove sono in mostra documenti scritti e fotografici, oltre a costumi servolani sia maschili che femminili e vestiti di quell’epoca.

Per le limitate dimensioni del Museo si ricorre a mostre a rotazione, che permettono di esporre tutto il materiale che è stato raccolto con la collaborazione degli abitanti del rione.

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