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Indirizzo

via San Lazzaro, 15

"Aedes anno MDCCLXXI ob aque inopiam aceto absoluta" recita la targa all'interno del portone di una elegante casa settecentesca in via San Lazzaro 15.

La storia di questo edificio è particolarmente interessante e curiosa. 

Nel 1771 a causa di un lungo periodo di siccità che aveva completamente prosciugato le fonti di approvvigionamento idrico, Trieste attraversò un periodo di grande penuria d'acqua.

Il costruttore dell'edificio non sarebbe mai riuscito a consegnare l'opera nei tempi prestabiliti se non avesse avuto una geniale idea: sostituire l'acqua con l'aceto.

Acquistò così da un vicino magazzino di vino una consistente partita d'aceto con cui vennero preparate le malte e l'edificio riuscì ad essere ultimato senza alcun ritardo.

La casa d'altronde risulta facilmente riconoscibile anche dal suo imponente portone ornato con l'allegorica scena di tre aquile (Russia, Prussia ed Austria) che dilaniano un serpente (Napoleone) che sta tentando di ingoiare una sfera (il mondo).

casa costruita con l'aceto - casa delle bisse
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