Comfortably Numb è il risultato di un lungo processo creativo, iniziato nel 2013, che continua a evolversi. La mostra rappresenta un diario visivo in cui l'artista indaga il subconscio attraverso un linguaggio onirico, ironico e metafisico. Ogni opera è il frutto di una costante sperimentazione, una continua ricerca di nuove possibilità espressive. La fotografia, per Alessandro Albert, non è solo un mezzo per documentare la realtà, ma uno strumento per comprendere sé stesso e gli altri.
La sua pratica fotografica si distingue per l'approccio autoriale: Albert si fa protagonista delle proprie immagini, utilizzando il corpo come elemento centrale nella costruzione di paradossi visivi, come l'inversione della gravità e la levitazione. Ogni scatto è un invito alla riflessione, in cui il concetto di possibilità e impossibilità si intrecciano in un gioco di manipolazione e invenzione.
Il titolo Comfortably Numb, tratto dall'omonima canzone dei Pink Floyd, evoca un senso di torpore percettivo, un’alterazione dello stato di coscienza che rende tutto possibile. In questo contesto, le opere in mostra sono una sintesi di introspezioni personali, caratterizzate da una continua evoluzione stilistica che riflette l’essenza stessa della creatività: non ripetitiva, ma sempre alla ricerca di nuove espressioni.
Alessandro Albert nasce a Torino nel 1965. Fotografa tutto quello che gli capita ma è specializzato nei ritratti e autoritratti, non ama i progetti a lungo termine e lo stile fotografico inteso come routine. Nel 2001 vince il terzo premio del World Press Photo Award nella sezione “ritratto”.
Collabora con le aziende Lavazza, Finmeccanica, Ferrari, ITT e Telecom, e con testate italiane ed estere quali Vanity Fair, GQ, Financial Times, Times, Wired, Forbes. Insegna, o ha insegnato, fotografia allo IED di Milano e Torino, alla scuola Holden e alla Leica Akademie. È fotografo Certified by Leica ed è rappresentato dall’agenzia Getty Images e Verbatim.