Nel corso della storia è stata spesso il luogo in cui sono avvenuti fatti che hanno determinato i destini degli abitanti della città e non solo.
Solo per citarne alcuni del secolo scorso - sulla banchina di questa piazza è approdata il 2 luglio 1914, la maona addobbata a lutto che trasportava le salme dell'arciduca Francesco Ferdinando e di sua moglie Sofia segnando la fine di un mondo ed è su quelle stesse pietre che il 3 novembre 1918, folle di triestini aspettavano festanti l'inizio di un nuova pagina di storia, con l'arrivo del cacciatorpediniere Audace e dell'Italia.
Sempre da questa piazza si sono tristemente diffuse via etere alle piazze d'Italia e non solo, il 18 settembre 1938, le terribili parole del Duce che annunciava la promulgazione delle Leggi Razziali su un palco fatto erigere per l'occasione. In ricordo di quella triste data il Comune ha fatto apporre il 18 settembre 2013 una lastra di ottone.
Ed infine il 26 ottobre del 1954 una folla di gente acclamava nuovamente l'arrivo delle truppe italiane.
Mercanti, marinari, letterati, turisti e teste coronate sono sbarcati in queste bellissima piazza, non a caso i triestini la chiamano affettuosamente il "salotto buono della città".
Era ed è una piazza di rappresentanza!
È qui, in piazza Grande come ancora la chiamano i triestini, che oggi come allora ci si ritrova a bere il caffé al bar la domenica mattina o l'aperitivo aspettando il tramonto ed è sempre qui che i bambini iniziano a muovere i primi passi, ad andare in bicicletta, e a rincorrersi.