Dove mangiare e bere

Fave

Dolci tipici a base di mandorla che non mancano mai sulle tavole dei triestini per le feste dei morti.
fave
Tra ottobre e novembre, a cavallo delle feste dei morti, a Trieste si mangiano le fave, piccoli dolcetti di pasta di mandorla al gusto di vaniglia, acqua di rosa e cioccolato.

Come le ciliegie, una tira l'altra, le fave sono bianche, rosa e marroni a simboleggiare, rispettivamente, la nascita, la vita e la morte.

Ingredienti:
250g mandorle pelate
125g farina
3 chiare d'uova grandi
250g zucchero
vaniglia
un bicchierino rosolio bianco
qualche goccia olio di rose o acqua di rose
un bicchierino rosolio alkermes
50g cioccolata grattata

Per cucinare le fave triestine è importante che il forno sia appena tiepido; meglio di tutto è arrostire il pane e poi, senza riscaldare ulteriormente il forno, infornare le fave.

Dopo aver fatto asciugare per due giorni le mandorle macinate, mescolare in una terrina la farina con un po' di albume a pastella liscia.
Aggiungere, poco a poco, l'albume rimanente, lo zucchero e le mandorle, mescolando continuamente.

Quando la pasta diventa ben spumosa, dividerla in tre parti: nel primo impasto mettervi vaniglia e rosolio bianco; nella seconda olio di rose e alkermes; nella terza incorporare la cioccolata.

Formare le favette e asciugare l'impasto nel forno poco caldo.